In occasione dell’83esima Sessione sullo sviluppo urbano, la gestione del territorio e l’abitare, che si è tenuta a San Marino nell’Ottobre 2022, in occasione del festeggiamento dei 75 anni di attività dell’UNECE, sono stati dimorati 70 alberi.
La collocazione del Bosco ONU è presso l’area già indicata per la compensazione della rotatoria di Murata, oggetto di specifica relazione progettuale, ubicata sotto la TitanCoop di Valdragone (F.30 M.40, 43, 44), come da planimetria allegata.
Per questa compensazione erano già stati stanziati nel 2019 dei fondi pari a 59.000 €, che in parte sono stati utilizzati per la piantumazione e per la restante parte si renderanno necessari per la successiva gestione.
Le piante previste per il rimboschimento sono quelle dell’All.B della L.126 del 1995, con predilezione, in considerazione dell’area, per Roverelle, Aceri Campestri e Ornielli.
Con la piantumazione di questi 75 alberi a San Marino, a Valdragone, nello spazio che costeggia Via Sesta Gualdaria, l’UNECE onora il suo impegno per rendere le città più verdi, più sostenibili e resilienti. Una piccola foresta per connettere anziani e giovani e per permettere alle generazioni di oggi e di domani di vivere in un ambiente urbano più sano. Un segno distintivo e per sempre visibile in territorio dell’evento internazionale.
I 75 differenti alberi che formano il bosco urbano seguono il metodo di piantumazione Akira Miyawaki, un botanico giapponese, pioniere dagli anni 70 del 1900 della rapida rigenerazione delle foreste su terreni deteriorati dove vengono piantate giovani specie autoctone vicine tra loro. Mentre di solito ci vogliono 200 anni per la rigenerazione naturale di una foresta, il metodo Miyawaki consente lo sviluppo di ecosistemi maturi in soli 20 anni. Le piccole foreste sono oasi di biodiversità con un numero di specie fino a 20 volte superiore a quello dei boschi autoctoni gestiti, tra cui impollinatori locali come farfalle e api, oltre a coleotteri, lumache e rane. Le piccole foreste reintroducono queste “specie ordinarie” nelle aree urbane, anelli cruciali della catena alimentare del nostro territorio. Questa nuova piccola oasi di biodiversità ospita, grazie alla generosa donazione di Vannino Vannucci, 20 roverelle, 16 aceri campestri, 15 lecci, 7 piante di frassini meridionale e 3 di frassino maggiore, 5 carpino nero, 5 gelsi e 4 pioppi.
L’impegno della repubblica di San Marino è volto alla tutela dell’ambiente e delle aree naturali al fine di implementare il piano strategico e la cooperazione internazionale per il raggiungimento dell’“Obiettivo 15” dell’agenda 2030, rappresentando le esperienze e le buone pratiche: “si propone infatti di proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica”. Proprio durante l’80esima sessione del Comitato UNECE tenutasi a Ginevra nel 2022 Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente Stefano Canti ha rivolto una nuova sfida invitando tutti i Paesi partecipanti al Comitato a piantare e coltivare minuscole foreste nelle proprie città e paesi, proprio sull’esempio di San Marino.