L’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici comunica l’avvio dei lavori per la creazione del Parco Covid, facendo seguito all’approvazione dell’Istanza d’Arengo n.7 del 4 aprile 2021 riguardo la creazione di un parco commemorativo in ricordo delle vittime del COVID-19 ed al successivo primo stanziamento finanziario predisposto della Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente.

Il sito individuato per la realizzazione del parco in oggetto, riconducibile all’area verde adiacente al Casale La Fiorina (F.22 Part.125, F.22 Part. 56 e F.22 Part. 30), risulta particolarmente idoneo ed “evocativo”. Il Casale La Fiorina, trattandosi di una struttura di ricovero per anziani, è stato uno dei luoghi simbolo dell’emergenza sanitaria pandemica causata dal COVID-19, nonché una delle strutture che più di altre ha subito gli effetti nefasti della pandemia.

La posizione dell’area all’interno del territorio Sammarinese risulta centrale e facilmente raggiungibile, con possibilità di unire il percorso del parco a quello del tracciato dell’ex ferrovia ed al sito archeologico di Domagnano-località Paradiso.

L’area di progetto misura complessivamente mq 16.500; trattasi di area attualmente non sfruttata, caratterizzata dall’ambiente agrario e da un pendio che dall’area del Casale La Fiorina sale dolcemente, con visuale sul Monte Titano e sul mare, che ben si presta ad essere fruita e che naturalmente può predisporre al raccoglimento ed alla riflessione.

Il progetto propone la realizzazione di un parco memoriale che si incentra sulla riproduzione del paesaggio agrario circostante. In tal senso le piantumazioni riguarderanno prevalentemente specie agrarie, in primis gli ulivi (già presenti con esemplari secolari nel paesaggio agrario circostante), ma anche peri, sorbi, aceri campestre, frassini e cipressi (peraltro già presenti all’interno dell’area). Gli alberi saranno disposti secondo un sesto geometrico a filari e la particolarità sarà che ogni pianta verrà pensata all’interno di una “stanza” realizzata con graminacee perenni, a voler rievocare il senso di isolamento che ha caratterizzato il periodo pandemico. Ogni stanza sarà quindi costituita da un albero al centro, perimetralmente un quadrato creato con graminacee (calamagrostis) e il prato sulla superficie calpestabile; le superfici a disposizione sono idonee per la piantumazione di un numero approssimativo massimo (su tutta l’area) di circa 121 alberi utilizzando un sesto di impianto mt 9 x 9 (ai quali si potranno aggiungere un numero imprecisato di cipressi (8-10!); complessivamente le graminacee (calamagrostis), saranno circa 3000.

L’idea progettuale rimanda a questa suggestione: l’albero costituirà una equivalenza con la persona defunta (l’ulivo che sarà presente come specie dominante evoca simbolicamente un’idea di pace, di vita, di forza e resilienza); le graminacee perenni delimitano il confine tra le varie identità, testimoniando allo stesso tempo la vicinanza e l’impossibilità di scambiarsi affetti

L’impostazione che si è voluto dare al progetto, è volta ad offrire benefici sia sul piano ambientale, in quanto si integra con la campagna circostante, sia sul piano economico, in quanto permetterà di far rientrare la gestione in futuro dell’area, nell’ambito delle opere a bassa manutenzione.

I lavori di bonifica dell’area (rappresentati dalla trinciatura delle specie arbustive minori a vantaggio di specie più significative), sono iniziati il giorno 11 agosto 2023. I prossimi interventi riguarderanno il vaglio del primo strato di terreno agrario (franco di coltivazione), che verrà accumulato in più punti della superficie per essere successivamente miscelato con la sostanza organica (compost); la finalità sarà quella di ottenere dei depositi di terreno di buona qualità da impiegare nelle fasi di dimora delle piante, dei cespugli e in ultimo, nella fase di formazione dei prati.